In generale, una delle cose più antipatiche da dire è la frase: “Ve l’avevo detto”.
Ma dopo tutto quello che sta succedendo non ne posso proprio fare a meno, perchè è davvero difficile comprendere come si sia arrivati al blocco di un vaccino, essere inermi davanti alle varianti, con il conseguente aumento di contagi e morti, ecc. quando la stessa scienza lo ampiamente aveva previsto.
Tutto questo è riportato, nero su bianco, sul mio libro scritto a marzo-aprile 2020 e uscito a giugno.
Dato il particolare momento ho quindi deciso di riportare qui integralmente il capitolo dedicato ai vaccini, in cui ho inserito dei commenti legati all’attualità, in cui si evince l’incredibile follia di combattere la pandemia covid con i farmaci Pfzier-Moderna-AstraZeneca.
Questo perchè i farmaci e le sostanze anti-virus efficaci erano a disposizione già da decenni tempo (vedi vitamina D e idrossiclorochina), ma sono state ignobilmente denigrate, osteggiate e infine (dopo un anno e 100.000 morti) adottate ufficialmente nella regione Piemonte con un calo dei decessi del 30%.
Ecco quindi il testo integrale del capitolo:
“CORONAVIRUS. PERCHÈ IL VACCINO (SE E QUANDO PRONTO) POTREBBE ESSERE TOTALMENTE INUTILE”, tratto dal mio libro “Virus (meno) Letali”:
Sei anni di facoltà di medicina più tre anni di specializzazione più corsi di “aggiornamento” più almeno centocinquanta anni di progressi scientifici più spesso boria al quadrato.
Risultato?
Mentre la gente muore soffocata, l’unica cosa che sanno fare è aspettare il vaccino (che forse nemmeno ci sarà), cioè un metodo scoperto nel 1798.
Certo, ci sono poi i loro preziosi consigli: “Evita l’ affollamento inutile. Smorza la tosse e gli starnuti. Lava le mani prima di mangiare”
I consigli di Pregliasco, Burioni e Lopalco? Anche, ma erano già stati dati sulla rivista scientifica “Science”
Nel 1919…
Sperare solo nella vaccinazione non è scienza, ma rinnegare 100 anni di conquiste scientifiche
Il vaccino negli anni si è rivelato in tanti casi un grande metodo (ma in altri ancora molto meno), ma nel caso di quelli antinfluenzali la cosa è diventata drammaticamente e terribilmente problematica.
L’organizzazione mondiale della sanità pubblica (OMS) dal 1973 ha rilasciato le indicazioni su quali ceppi dovrebbe contenere, basandosi sui dati che gli arrivano da tutte le sedi mondiali che sorvegliano le varie popolazioni umane.
Per far uscire un vaccino antinfluenzale ci vuole molto tempo, così solitamente si aspetta fine febbraio per decidere quali ceppi vanno inseriti nella composizione finale che uscirà però ad ottobre.
Ma sette mesi sono lunghi e quindi è possibile (o lo è quasi sempre) che in questo lasso di tempo compaia un altro ceppo e quindi il vaccino sarà parzialmente o totalmente inefficace.
- Nota del 12.03.2021. E di queste mutazioni per un intero anno non ne ha parlato assolutamente nessuno. La parola d’ordine era solo e soltanto “Il vaccino salverà il mondo”, ma il problema delle varianti non era nemmeno contemplato.
- Una cosa veramente cosa assurda, visto che il sars-cov-2 è un coronavirus e, come ho avevo già scritto nel libro, una classe di virus che ha generalmente enormi capacità adattive e quindi di varianti, che i vaccini non possono coprire.
- Come sapete bene, la cosa si è puntualmente verificata. Al momento in cui scrivo sono apparse la variante sudafricana, quella inglese e quella brasiliana.
- La variante inglese (VOC 20212/01) del virus SarsCoV2 domina nettamente rispetto alle varianti brasiliana (P1) e sudafricana (501.V2), con una stima di prevalenza a livello nazionale del 54% (con una forchetta, ossia un intervallo di confidenza, che va dallo 0% al 93,3%). La stima per la variante brasiliana è del 4,3% (0%-36,2%) e per la sudafricana dello 0,4% (0%-2,9%). In pratica il virus originale cinese non esiste quasi più.
- Purtroppo, si conferma anche il fatto che avevo scritto nel libro: la copertura dei vaccini parzialmente o totalmente annullata. Infatti, un nuovo studio pubblicato su Nature (5) sulla variante sudafricana ( denominata B.1.351), ha scoperto che renderebbe molto meno efficaci i vaccini sviluppati da Pfizer e Moderna.
- Secondo gli scienziati della Columbia University, la variante sudafricana, ha già dimostrato di ridurre anche l’efficacia di vaccini come quelli sviluppati da Johnson & Johnson e Novavax.
- Analizzando plasma e fluidi di vaccinati Pfizer e Moderna, i ricercatori hanno scoperto che l’attività neutralizzante era “significativamente più bassa” contro la variante sudafricana. Nello specifico, il vaccino Moderna è stato 12,4 volte meno efficace contro la variante, mentre quello Pfizer ha avuto l’efficacia ridotta di 10,3 volte.
- “Se la crescita senza controllo del virus continua e si accumulano altre mutazioni critiche, potremmo essere condannati a inseguire continuamente l’evoluzione del SARS-CoV-2, così come abbiamo fatto con il virus dell’influenza”, avvertono gli autori.
- Esattamente come avevo scritto a giugno nel mio libro
- Ma non è finita qui. Lo stesso Burioni, che darebbe i vaccini pure ai nani da giardino, ha scritto testualmente:
—–
Per cercare di comprendere queste mutazioni dei ceppi si è pensato di utilizzare l’ipotesi dell’orologio molecolare, secondo la quale i geni e i prodotti genici evolvono con tassi che sono approssimativamente costanti nel tempo e lungo le differenti linee evolutive.
E se il tasso di cambiamento è noto, sarebbe possibile l’identificazione dei ceppi la cui capacità di adattamento sta aumentando, anche se ancora non costituiscono una minaccia reale. Ma anche con questo metodo, per ora non si è ancora giunti ad effettivi risultati pratici.
Gli scienziati stanno addirittura lavorando al cosiddetto “vaccino universale”, cioè un’ unica formulazione che sia efficace su tutta l’umanità senza bisogno di aggiornamenti annuali.
Tuttavia, è poco realistico pensare al “vaccino unico” antinfluenzale efficace e sicuro, quando non riescono neanche ad ottenerne uno valido variandolo ogni anno.
I vaccini, del resto, non possono essere ancora prodotti inserendo il virus influenzale in forma completa, intera, perchè l’esposizione al virus può causare effetti collaterali a volte più gravi di quella dell’influenza X stessa.
Ma allora che si fa?
Per spiegarlo, facciamo un passo indietro e andiamo quindi al 1943, quando il virus dell’influenza fu visualizzato per la prima volta al microscopio elettronico, inventato negli anni ’30.
Scoprirono che è di medie dimensioni, come tutti i virus, con una forma quasi sferica (a volte però può essere simile ad un bastoncino): una piccolissima bolla di proteine che circonda un nocciolo di informazioni genetiche più piccolo ancora.
Tutto questo è avvolto da una membrana in cui si trova un fondamentale antigene, (cioè una sostanza in grado di essere riconosciuta dal sistema immunitario come estranea o potenzialmente pericolosa): l’emoagglutinina, chiamata in breve H.
Tanto per farti comprendere meglio anche il grano contiene un agglutinina, si chiama WGA, è in gran parte responsabile di molti degli effetti negativi sulla salute da parte del frumento, compresa la permeabilità intestinale che favorisce l’ attacco virale che ho descritto nel capitolo 1 [1].
Lectine, (cosi si chiamano questi anti-nutrienti) simili alla WGA sono contenute anche in tutti i cereali come riso, frumento, farro, segale, ecc. E come i virus, anche la WGA ha il potenziale per danneggiare la nostra salute, grazie ai seguenti meccanismi (l’elenco non è nemmeno
completo):
#1 Pro-infiammatoria: la WGA stimola la sintesi di messaggeri chimici pro-infiammatori, anche a concentrazioni molto basse;
#2 immunotossica: la WGA potrebbe legarsi a e attivare i leucociti (globuli bianchi) del sangue;
#3 neurotossica: la WGA può passare attraverso la barriera ematoencefalica e attaccarsi al rivestimento protettivo dei nervi,
cioè la guaina mielinica. E ‘anche in grado di inibire il fattore di crescita nervoso (FCN), o in inglese nerve growth factor (NGF),
scoperto da Rita Levi Montalcini, che è importante per la crescita,manutenzione e sopravvivenza di certi neuroni;
#4 cardiotossica: la WGA induce l’aggregazione piastrinica ed ha un potente effetto dirompente sulla rigenerazione dei tessuti e la
rimozione dei neutrofili dai vasi sanguigni;
#5 citotossica (tossico per le cellule): la WGA può indurre la morte cellulare programmata (apoptosi).
E tantissimo altro che per ora tralascio perché non è l’argomento del capitolo, ma vi assicuro che il WGA è come Attila.
Posso solo dirvi che per un incredibile caso di schizofrenia mondiale, chi consiglia di stare lontano dai virus (giustamente) è normalmente
lo stesso che ti consiglia di ingozzarti di pane/pasta/pizza “perchè fanno bene e sono parte della dieta mediterranea!”
Mistero…
Ma ritorniamo al nostro virus influenzale e alla sua simpatica emoagglutina, che ha l’aspetto di un lecca-lecca: lo “stecco” è piantato nella membrana mentre la “testa” che si presenta rotonda ma attorcigliata, sporge in fuori.
Tuttavia, non tutti i virus influenzali si presentano così perchè, per esempio, quelli dell’ influenza A (la cosiddetta “suina”) ne hanno invece due di antigeni principali.
Quindi l’emoagglutinina H è la proteina che permette al virus di avere accesso all’interno delle cellule dell’ospite, dove poi si moltiplica. La neuraminidasi (N) permette ai virus formatisi all’interno della cellula di infettare nuove cellule.
Insieme sono i cosiddetti “Spikes”, cioè spuntoni del virus. Detto questo, adesso possiamo comprendere meglio perchè i vaccini anti-influenzali non funzionano quasi mai.
É dovuto al fatto che non potendo mettere il virus intero (come ho già detto per i gravi effetti collaterali) nei vaccini attuali viene inserito solo la testa rotonda e attorcigliata dell’ antigene H.
La sciagura è che esattamente quella che cambia ogni anno…
Ma non è finita qui, c’è un altro discorso da fare, ancora più importante perchè ogni giorno si legge che il vaccino “è quasi pronto”, che “uscirà in tre settimane”, “in Israele”, “Negli USA”, ecc.
Proprio mentre sto scrivendo questo capitolo si parla addirittura di un vaccino pronto a settembre 2020 studiato dall’università di Oxford. Un delirio incredibile ed assurdo, perchè raramente un’epidemia e peggio ancora una pandemia virale come questa del Covid-19 è stata risolta con il vaccino.
Non ci credete?
#1 Il virus HIV, apparso nel 1981, non ha ancora un vaccino. Sono passati 39 anni;
#2 Il virus SARS-CoV (sindrome respiratoria acuta grave, molto simile al Covid-19) apparso nel 2003 non ha un vaccino. Sono passati 17
anni;
#3 Il virus A(H1N1-suina) comparso nel 2009-2010 non ha ancora un vaccino. Sono passati 10 anni;
#4 Il virus MERS (Middle East Respiratory Syndrome) un coronavirus simile alla SARS, comparso nel 2012 in Arabia Saudita (con lo spaventoso tasso di letalità del 34-38%), non ha un vaccino. Sono passati 7 anni.
Il livello di questi dati incontrovertibili è schiacciante, ma sconosciuto pure agli addetti ai lavori.
Durante la trasmissione della RAI “La Vita in diretta” un medico ha dichiarato: “Il vaccino verrà sicuramente trovato, come è stato per l’ HIV.” Ma il vaccino per l’ HIV, come abbiamo visto, non è mai stato nè formulato, nè prodotto.
In realtà è “normale” che non ci siano vaccini, perchè come abbiamo visto i virus mutano sempre ed è impossibile stargli dietro. Poi, nel caso di epidemie-pandemie, la durata dell’ emergenza è generalmente (per fortuna) di qualche mese e quindi non si fa letteralmente in tempo a studiare un vaccino, in quando le rigide (e
giuste) procedure di controllo prevedono almeno 12-18 mesi di prove prima sui topi e poi eventualmente sugli umani.
Nota del 12.03.2021. Qualcuno obietterà che non avevo previsto che i vaccini sarebbero invece usciti solo dopo 7-8 mesi.
Vero.
Ma io nel libro mi riferivo a vaccini che funzionano veramente eh…
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Ma a quel punto la pandemia è già finita, quindi anche nel caso il vaccino fosse pronto non viene fatto uscire perché non c’è più nessuno da vaccinare e non avrebbe nessun ritorno economico.
Cosa che è successa con il vaccino della SARS, pronto dopo 20 mesi dallo scoppio dell’epidemia e mai uscito perché non c’era più nessun contagiato.
Del resto, anche nell’ attuale caso del Covid-19 in Cina e Corea del Sud è finito tutto in circa 3-4 mesi, un tempo grave per noi umani ma in cui è tecnicamente impossibile creare un vaccino sicuro ed efficace.
Infatti, non è uscito nessun vaccino utile per Cina e Corea (il libro è uscito a giugno 2020, quindi non era ancora disponibile il Sinovac uscito a dicembre ndr), è un dato di fatto, non è una mia opinione.
Utilizzarlo poi in caso che il focolaio riesploda tra qualche anno (cosa che succede spesso) è impossibile, perchè il virus sarà mutato ancora e toccherà riprenderlo e modificarlo.
Caso di specie è proprio il coronavirus Covid-19, che non è altro che il SARS-CoV del 2003 mutato e infatti è stato chiamato anche SARS-CoV2.
La rivista dei Vaccini: “Per la MERS e la SARS non esiste e per il Covid-19 le speranze sono poche”
In questa mia diretta youtube avevo appunto spiegato per filo e per segno che aspettare un ipotetico vaccino anti-covid è una follia.
E tutti a gridare:
# “Viva il vaccino!”;
# “No antivax”,
# “Chiudiamo i siti che parlano male dei vaccini!”
# “La scienza aspetta il vaccino e basta!”
# “Vergogna”
La cosa assurda e paradossale (una delle tante in questa emergenza) è che proprio la rivista scientifica –Human Vaccines & Immunotherapeutics- [2] dice (8 marzo 2020 ndr) che ci sono poche speranze di avere un vaccino valido per il Covid-19!
Eppure tutto il mondo sta aspettando il vaccino come se fosse acqua pura di Lourdes. E non l’ha detto la mia rivista “LeRegolediTozzi Magazine”, non l’ha
detto “No Vax international”, ma, ripeto, una rivista che studia i vaccini!!
Ecco le considerazioni del periodico:
“La nuova infezione da coronavirus (COVID -19 o malattia da coronavirus 2019) emersa da Wuhan, provincia cinese di Hubei, si è diffusa in molti paesi del mondo. Negli ultimi decenni sono stati compiuti sforzi per sviluppare vaccini contro le infezioni da coronavirus umano (CoV) come MERS e SARS.
Tuttavia, ad oggi, non esiste alcun trattamento o vaccino antivirale autorizzato per MERS e SARS.
La maggior parte degli sforzi per lo sviluppo di vaccini e farmaci CoV mirano alla glicoproteina spike o alla proteina S (appunto la testa rotonda e attorcigliata che spiegavo sopra ndr), il principale induttore degli anticorpi neutralizzanti.
Sebbene alcuni candidati abbiano dimostrato efficacia negli studi in vitro, non molti sono passati a studi randomizzati (A) su animali o umani,quindi potrebbero avere un uso limitato per contrastare infezione Covid-19”.
Ma le perplessità sui vaccini non finiscono qui.
“Nature”, una delle 5 riviste scientifiche più prestigiose al mondo, scrive che la velocità in cui si sta cercando il vaccino può essere molto pericolosa, perchè si stanno saltando i test preclinici di sicurezza ed efficacia [4].
Nei topi le sperimentazioni hanno già creato delle polmoniti e problemi con i globuli bianchi (eosinofilia potenziata, che può portare anche alla trombosi).
- Nota del 12.03.2021. Tutto questo si sta puntualmente verificando.
- L’11.03.2021 arriva il blocco precauzionale per un lotto di vaccini anti-Covid AstraZeneca in Italia. Dopo la segnalazione di “tre eventi avversi fatali” legati, secondo i primi accertamenti, a trombosi e coaguli del sangue, l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha emesso in via precauzionale un divieto di utilizzo del lotto ABV2856 – distribuito in tutte le Regioni – su tutto il territorio nazionale.
- Danimarca, Norvegia e Islanda hanno deciso per la sospensione totale del siero mentre Austria, Estonia, Lituania, Romania, Lussemburgo e Lettonia hanno deciso per precauzione di interrompere le somministrazioni.
- Il 12 marzo 2021 L’ EMA (Agenzia Europea del Farmaco) comunica gravi allergie, che dovrebbero essere aggiunte ai possibili effetti collaterali del vaccino contro il coronavirus di AstraZeneca, dopo che reazioni di questo tipo sono state riscontrate nel Regno Unito. L’agenzia europea ha “raccomandato un aggiornamento delle informazioni sul prodotto per includere anafilassi e ipersensibilità (reazioni allergiche) come effetti collaterali”.
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Secondo Nature i vaccini non andrebbero bene e sarebbe più sicuro sviluppare degli anticorpi monoclonali, che riconoscono in modo specifico (al contrario dei vaccini) la sostanza estranea da combattere (antigene), grazie alla sua conformazione e hanno il compito di neutralizzarne l’effetto.
- Nota del 12.03.2021. Gli anticorpi monoclonali sono prodotti da mesi dalla Bsp Pharmaceuticals di Latina (cioè in Italia..) ed esportati negli Stati Uniti, dove hanno diminuito le ospedalizzazioni. Incredibilmente, non erano a disposizione per i malati italiani fino al 6 febbraio 2021, cioè quando il ministro della salute Speranza ha firmato l’autorizzazione. Ma a tutt’oggi non sono somministrati ai pazienti…
- Al momento in cui scrivo arriva la notizia che i dati preliminari mostrano che anche l’ anticorpo monoclonale GSK, prodotto a Parma, riduce dell’85% il rischio di ricovero e morte di pazienti ad alto rischio trattati precocemente. Sarebbe efficace anche contro le varianti.
- Pensare che tutto questo Nature lo aveva scritto il 21 aprile 2020, ma i fenomeni della scienza hanno preferito correre dietro alla chimera vaccino: chissà perché… –
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In sostanza, aspettare il vaccino senza provare nel frattempo molecole naturali (Vit,A/C/D), farmaci o qualunque altra cosa che possa migliorare la situazione ADESSO, potrebbe essere uno degli errori sanitari più enormi della storia dell’umanità.
Adesso vi è chiaro perchè ogni giorno leggete sui giornali notizie sul vaccino, tipo che sarà “pronto tra 3 settimane”?
Nel caso non sia cosi lampante:
1) Sull’ onda del coronavirus le varie industrie farmaceutiche vogliono farsi un po’ di pubblicità e infatti nei periodi pandemici sono le uniche
che stanno volando in borsa, perchè i loro uffici stampa lavorano come non mai per informare i mass-media, voraci di notizie di qualcosa che
“salvi il mondo”. Per questo pubblicano tutto quello che riguarda la speranza di un ipotetico vaccino.
2) Tuttavia, non avendo in mano il vaccino pronto, le case farmaceutiche devono trovare il modo di fare “melina”, cioè devono far passare il tempo a loro favore, in modo che la loro clientela non vada nel frattempo da altri “concorrenti” che sanno benissimo essere veramente efficaci, come possono essere sostanze non brevettate dal costo contenuto.
Tipo le vitamine A, C, D e altre molecole ad esempio.
Fanno partire quindi la contraerea, cioè i loro “influencer” noti nell’ ambiente medico-mediatico che vanno ad occupare tutte le Tv, le radio e i giornaloni, spargendo il terrore tipo che “la vitamina D è tossica”, “La vitamina A fa male al feto e fa venire i tumori” e che “la vitamina C è una fake news e fa male ai reni”.
Ovviamente, nulla di tutto di tutto questo è vero, perché non c’è alcun dubbio che queste molecole siano dei fortissimi antivirali con decine di migliaia di studi a supporto come vedremo dopo in maniera molto approfondita, ma la gran massa delle persone non può saperlo perché non è certamente il loro lavoro.
Altra straordinaria prova del grande lavoro a livello comunicativo della case farmaceutiche è il caso del farmaco Tocilizumab della Roche, anch’esso un anticorpo monoclonale, ma più controverso.
All’inizio lo hanno provato solamente su 50 persone con risultati alterni, che se fosse stata la vitamina C gli avrebbero mandato i carabinieri e messo i sigilli della questura, ma essendo una medicina brevettata, ecco invece i titoli delle truppe cammellate:
#1 Coronavirus e Tocilizumab: una buona notizia arriva da Napoli” Today -20/03/202;
#2 Coronavirus, l’esperto: “Valido il farmaco anti artrite” Il Resto del Carlino – 1/04/2020;
#3 Coronavirus, l’oncologo conferma: «I pazienti trattati con il farmaco contro l’artrite reumatoide migliorano» Leggo – 20/04/2020.
Avete visto come è cambiato il vento? Se è un farmaco tutto è bellissimo, meraviglioso, grandi speranze dell’umanità, funziona sicuramente, grazie Roche che la distribuisce gratis, ecc.
Se invece si tratta di vitamina C od altre sostanze non farmacologiche, tutto è orribile, fanno male, non servono, non ci sono studi, vergogna, bufala, fake news, cacca, pupù.
Dopo tutto questo lavoro di pubbliche relazioni, molti cittadini danno quindi retta (ovviamente) alle “autorità”, quindi al professorone, al giornalone, ai vari telegiornali, ecc.
É un metodo che funziona perfettamente, perchè si crea così un esercito di utili idioti (B), convinti in buona fede della “verità” degli influencer, auto-investendosi quindi del ruolo di Angeli della Verità e quindi:
#1 smetteranno di prendere tutto (se nel caso prendevano vitamine
o altri integratori)
#2 faranno qualunque cosa per sconsigliarla a parenti ed amici
Nota del 12.03.2021.
- ll “bello” è che nel 17 dicembre 2020 la prestigiosa rivista scientifica “The New England Journal of Medicine” pubblica uno studio (6) dove conclude che: “Nei pazienti ospedalizzati con polmonite Covid-19 che non ricevevano ventilazione meccanica, il tocilizumab ha ridotto la probabilità di progressione verso la ventilazione meccanica o morte, ma non ha migliorato la sopravvivenza.” Insomma, il tanto pompato tocilizumab alla fine non servirebbe nemmeno a nulla…
- Come vedi, nel libro insistevo nel consigliare la vitamina D come prevenzione alla pandemia e ho dovuto passare dei mesi a sentirmi dire che una “fake news” senza studi a supporto. Inoltre l’ AIFA (l’ Agenzia italiana per il farmaco) per un anno ha consigliato un protocollo assurdo, basato sulla “Tachipirina e vigile attesa”: qualunque cosa voglia dire. Ha talmente funzionato che l’Italia è stata la prima nazione europea a superare i 100.000 morti…
- Ma a marzo 2021, un gruppo di eroici medici di famiglia, capitanati da Riccardo Szumski, fa ricorso al TAR del Lazio e del Piemonte.
- E vince.
- “Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio – si legge nella sentenza – ha pronunciato la presente ordinanza per l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, della nota AIFA del 9 dicembre 2020 (…) nella parte in cui nei primi giorni di malattia da Sars-covid prevede unicamente una ‘vigilante attesa‘ e somministrazione di fans e paracetamolo, e nella parte in cui pone indicazioni di non utilizzo di tutti i farmaci generalmente utilizzati dai medici di medicina generale per i pazienti affetti da Covid”.
- A far ricorso al Tar del Lazio contro il ministero della Salute e l’Aifa sono stati quattro medici: appunto Szumski, Fabrizio Salvucci, Giuseppe Giorgio Stramezzi e Luca Poretti, difesi dall’avvocato Erich Grimaldi e appoggiati dal Comitato Cura Domiciliare Covid-19.
- Bene, ecco cosa prevede il protocollo domiciliare: eparina, steroidi e antibiotici, antinfiammatori non steroidei, Vitamina D e idrossiclorochina… Si, proprio quella vitamina D “fake news” adesso fa parte del protocollo che nel Distretto Acqui-Ovada (Alessandria) ha ridotto di un terzo i ricoveri, con conseguente crollo del tasso di mortalità.
- Incredibilmente, il ministro della Salute Speranza fa ricorso contro questa sentenza e il 24 aprile il Consiglio di Stato lo accoglie. Si ritorna quindi sulla somministrazione del paracetamolo (tachipirina) e sull’osservanza della “vigile attesa”, nel trattamento domiciliare del Covid. Non penso sia necessario nessun commento…
—-
01.06.2021. Alla luce di tutto questo, ritengo che la gestione della pandemia è da considerarsi un vero e proprio crimine contro l’umanità, tanti sono stati gli errori e gli orrori di strategie mediche, a cui si aggiungono quelle sociali (altrettanto sbagliate).
Il fatto che io, non medico, sia riuscito ad anticipare tutto quello sarebbe successo, è indicativo della totale incapacità delle persone che sono state preposte al controllo dell’infezione.
Spero che un giorno ci sia qualcuno che paghi per tutto questo.
Ma qualunque condanna gli sia inflitta, sarebbe comunque troppo poca per il disastro epocale e le stragi di morti che ha creato.
Claudio Tozzi
P.S. Il libro “Virus (meno) Letali” completo lo trovi>>>QUI
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Bibliografia:
#1 THE LESSONS OF THE PANDEMIC – By George A. Soper Science 30 May 1919: Vol. 49, Issue 1274, pp. 501-506
#2 Hum Vaccin Immunother -. 2020 Mar 18;1-7. doi: 10.1080/21645515.2020.1735227. Online ahead of print.COVID-19, an Emerging Coronavirus Infection: Advances and Prospects in Designing and Developing Vaccines, Immunotherapeutics, and Therapeutics Kuldeep Dhama 1, Khan Sharun 2, Ruchi Tiwari3, Maryam Dadar 4, Yashpal Singh Malik 5, Karam Pal Singh 1,
Wanpen Chaicumpa 6
#3 Dunn AG, Bourgeois FT, Coiera EIndustry influence in evidence productionJ Epidemiol Community Health 2013;67:537-538.
#4 Iwasaki, A., Yang, Y. The potential danger of suboptimal antibody responses in COVID-19. Nat Rev Immunol (2020). https://doi.
org/10.1038/s41577-020-0321-6
6. Salama C, Han J, Yau L, Reiss WG, Kramer B, Neidhart JD, Criner GJ, Kaplan-Lewis E, Baden R, Pandit L, Cameron ML, Garcia-Diaz J, Chávez V, Mekebeb-Reuter M, Lima de Menezes F, Shah R, González-Lara MF, Assman B, Freedman J, Mohan SV. Tocilizumab in Patients Hospitalized with Covid-19 Pneumonia. N Engl J Med. 2021 Jan 7;384(1):20-30. doi: 10.1056/NEJMoa2030340. Epub 2020 Dec 17. PMID: 33332779; PMCID: PMC7781101.
A È l’assegnazione casuale dei membri di una popolazione ad un gruppo, tale che ogni membro abbia le stesse possibilità di essere scelto. Questo dovrebbe essere il criterio fondamentale di un buon campionamento, poiché garantisce la validità di un risultato statistico, privandolo di fattori di
disturbo che potrebbero distorcere il risultato stesso.
B “Utile idiota” non è insulto in senso stretto, ma ha significato ben preciso. Nel periodo della guerra fredda, veniva usata negli ambienti politici per stigmatizzare l’atteggiamento di chi, all’interno dei paesi occidentali, simpatizzava per il sistema politico sovietico, e per definire l’atteggiamento del governo Sovietico nei loro confronti. L’espressione sottendeva l’implicazione secondo cui, nonostante le persone in questione pensassero ingenuamente di essere alleate dei Sovietici o di altri
Comunisti, in realtà erano da questi ultimi tenuti in scarsa considerazione e sfruttati cinicamente. Il termine oggi è usato in senso più ampio per descrivere qualcuno che sembra essere manipolato da un movimento politico, un gruppo terroristico, un potere economico (come le case farmaceutiche), indipendentemente dal fatto che si tratti di entità ispirate all’ideologia comunista.