Sono anni che la narrazione vegan impesta il web e i social con questa affermazione che (secondo loro..) dimostrerebbe che la forza viene costruita soprattutto con i cibi a base vegetale.
Ma è solo l’ ennesima, tristissima, manipolazione…
I vegani sono generalmente poco affidabili su qualunque cosa dicano.
Infatti, ci sono molti casi in cui hanno preso studi e distorto i dati, nascosto informazioni importanti o tratto conclusioni errate per adattarsi ai loro pregiudizi e far sembrare il veganismo superiore.
E anche questa dei gladiatori vegani sembra essere un altro dei loro trucchi da circo di periferia.
L’ idea partirebbe da uno studio sui gladiatori romani i cui resti furono sepolti a Efeso, in Turchia, in base all’elevata quantità di stronzio trovata nelle loro ossa.
Secondo la ricerca, i livelli di stronzio sono alti nei vegetariani ma bassi nei non vegetariani.
E’ studio condotto nel 2014 in cui sono state analizzate le ossa di 22 gladiatori.
È qui che le cose si fanno interessanti: le concentrazioni di stronzio nelle ossa di un animale possono essere utilizzate per classificarlo in 3 classi :
Erbivoro – 400-500 ppm (parti per milione)
Onnivoro – 150-400 ppm
Carnivoro – 100-300 ppm
Secondo questo, se i gladiatori fossero “prevalentemente di origine vegetale”, i valori di stronzio nelle loro ossa dovrebbero essere compresi tra 400 e 500. Lo studio ha rilevato che i gladiatori avevano concentrazioni di Sr di 459,9 ± 125 ppm. Ecco il problema: 460 ppm è solo la quantità media di stronzio nelle ossa di tutti i 22 gladiatori e la variazione è ± 125.
Quindi è chiaro che il valore negativo potrebbe facilmente collocare alcuni gladiatori nel gruppo degli onnivori, giusto?
Infatti, ecco i valori di stronzio per ogni gladiatore nello studio. I valori sono stati disposti in ordine crescente. Come si può notare, i primi 9 valori (da 249 a 380) rientrano nell’intervallo onnivoro. Ciò significa che il 41% dei gladiatori era tutt’altro che vegetale. Lo studio ha anche scoperto che 2 gladiatori consumavano regolarmente proteine animali.
I Gladiatori e contenuto di stronzio
Adattato da Lösch et.al (2014) https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0110489
Infine, il metodo dello stronzio ha un problema: anche gli invertebrati marini come i molluschi sono ricchi di stronzio . Quindi, un onnivoro che mangia molluschi potrebbe essere scambiato per un erbivoro. Perché è rilevante questo piccolo dettaglio? Efeso, il sito dove furono ritrovati i gladiatori, si trova vicino al Mar Egeo. Pertanto, i gladiatori avrebbero avuto facile accesso a frutti di mare a buon mercato, compresi i molluschi.
Sfatato il punto di svolta: posizione di Efeso
Efeso, Turchia (Fonte: Google Maps)
I gladiatori erano per lo più schiavi o prigionieri di guerra
Quando pensiamo al gladiatore, pensiamo a Russel Crowe con i muscoli che brillano al sole. In realtà i gladiatori erano per lo più schiavi o prigionieri di guerra. È altamente probabile che molti gladiatori mangiassero carne prima di essere imprigionati. Ciò significa che molti gladiatori provenivano da luoghi diversi con diete diverse. Gli autori menzionano anche questo nello studio:
“ Ciò porta alla conclusione che gli individui del cimitero dei gladiatori fossero un gruppo molto eterogeneo che consumava diversi tipi di alimenti”
I vegani affermano che i gladiatori venivano spesso chiamati “mangiatori d’orzo” e citano degli testi antichi come prova.
Anche se questo è vero, lo mangiavano solo perché li aiutava ad aumentare il grasso sottocutaneo che aiutava a proteggere i nervi e i muscoli dalle lesioni. Essere magri era un grosso svantaggio in questo sport.
Ecco infatti cosa scrive Grosschmidt (un antropologo del team di ricerca):
“I Gladiatori avevano bisogno di grasso sottocutaneo. Un cuscino di grasso che proteggesse, da ferite di taglio, nervi e vasi sanguigni in una lotta. Un gladiatore magro sarebbe stato come carne morta… e non sarebbe stato idoneo per un buon spettacolo. Le ferite superficiali sono l’aspetto più spettacolare degli eventi. Se vengo ferito, ma solo nello strato di grasso, posso continuare a combattere. Non fa molto male e sembra una cosa eccezionale per gli spettatori.”
Anche se questo non significa automaticamente che fossero grandi mangiatori di carne, dimostra solo che certamente non erano di origine vegani-vegetariani.
Inoltre, generalmente morivano giovani di morte violenta e quindi non sappiamo gli effetti a medio-termine di questo eventuale approccio alimentare.
Ma alla narrazione vegan questo non interessa, il loro concetto base è:
“Più manipoliamo le informazioni, più salviamo animali: diciamo bugie assurde ma noi siamo i buoni e loro i cattivi, siamo giustificati”.
Quindi ecco i gladiatori tutti tofu e radicchio, migliaia di atleti vegani vincenti (quasi nessuno dei nomi da loro citati lo è veramente) e popolazioni longeve che mangerebbero solo mais, grano ed insalatina, tenendo lontani anche i bovini, le pecore e le capre da loro stessi allevati!
Ma sì, magari gli piace portarli semplicemente a spasso….
Basandosi su questa idea folle che non tiene conto delle catastrofiche conseguenze sulla salute umana (e anche sul fatto di salvare animali ci sarebbe molto da dire), negli ultimi anni sono stati prodotti documentari basati sul nulla assoluto scientifico come “Game Changers”, “Zone Blu”, “Sei ciò che mangi: gemelli a confronto” e “Food for profit”.
Per quanto riguarda “Sei ciò che mangi: gemelli a confronto” e “Zone Blu” ho anche fatto dei video dove spiego, passo per passo, tutte gli orrori delle loro ricerche pseudo-para-scientifiche, i montaggi video ed interviste con tagli strategici (ovviamente sulle cose che erano non in linea con la loro ideologia) e tanto altro che sono stati capaci di fare questi manipolatori seriali:
- “Sei ciò che mangi: gemelli a confronto-. Ecco l’ennesima farsa Veg di Netflix” QUI >>>
- “Zone blu i segreti della longevità” su Netflix: le incredibili bugie della propaganda vegana >>> QUI
- Carne: è Vero che Accorcia la Vita? Le Invenzioni di Netflix (e dei Vegetariani/Vegani) >>> QUI
Bibliografia:
- Lösch S, Moghaddam N, Grossschmidt K, Risser DU, Kanz F. Stable isotope and trace element studies on gladiators and contemporary Romans from Ephesus (Turkey, 2nd and 3rd Ct. AD)–mplications for differences in diet. PLoS One. 2014 Oct 15;9(10):e110489. doi: 10.1371/journal.pone.0110489. PMID: 25333366; PMCID: PMC4198250.
- https://elementnutri.com/myth-busting/the-game-changers-debunked/
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