di Claudio Tozzi (autore della GeoPaleoDiet)
Il meccanismo è sempre lo stesso da anni.
Consigli di prendere la Vitamina D a qualcuno, che poi va con giusta serenità dal proprio medico per farsela prescrivere.
Tuttavia, all’ 80% le risposte standard della comunità medica, in tutto il mondo, sono essenzialmente due:
1) La vitamina D non serve a nulla
2) La vitamina D provoca calcoli renali.
Per quanto riguarda la prima ci sono migliaia di studi positivi,(pubblicati soprattutto negli ultimi 15 anni), sull’ associazione bassi livelli di vitamina D/malattie.
Per quanto riguarda i presunti calcoli renali, molti si basano sull’ assunto che la vitamina D è coinvolta con l’assorbimento del calcio, quindi tale minerale può aumentare il rischio di calcoli renali.
In effetti, sembra suonare bene.
Ma non è cosi. Anzi.
Due recenti recenti hanno trovato esattamente l’opposto; cioè più basso è il 25 (OH) D (cioè la forma di vitamina D presente nel sangue), maggiore è il rischio di calcoli renali.(1-2)
Nel gennaio del 2016, il Dr. Ticinesi e coll. hanno studiato 884 soggetti con calcoli renali e 967 controlli.
Essi hanno scoperto che la prevalenza di carenza di vitamina D (<20 ng / ml) è stata del 56% nei soggetti con calcoli renali e nel 44% nei controlli (P <.001), con una media di vitamina D di 18 ng / mL rispetto a 23 ng / mL dei controlli senza calcoli.
In pratica, i soggetti con carenza di vitamina D avevano più di due volte più probabilità di sviluppare un calcolo renale.
Nel mese di aprile del 2016, il Dr. Girón-Prieto e colleghi hanno fatto un studio su 366 soggetti, 239 dei quali avevano una storia di calcoli renali.
Anche questo gruppo di studio ha scoperto che le persone con bassi livelli di D 25 (OH) hanno più probabilità di sviluppare calcoli renali.
Se è per questo anche la famigerata teoria del colesterolo alto-grassi nella dieta è stata collegata per 50 anni alle malattie cardiache .
Suonava bene anche questo e infatti tali linee guida alimentari non hanno affatto ridotto gli attacchi di cuore,anzi;al contrario hanno sicuramente contribuito al dilagare dell’ obesità nelle popolazioni occidentali.
E quindi, anche la storia della vitamina D che causerebbe calcoli renali non ha nessun fondamento, semplicemente perchè non è cosi.
Anzi l’ opposto.
2 Commenti. Nuovo commento
Si infatti carissimo Dott. Tozzi avete proprio ragione. IO ho curato le multicisti renali seguendo la vostra dieta e cioè eliminando cereali e derivati, nonchè latte e derivati e aggiungendo all’alimentazione spirulina 100% naturale e in ultimo vitamina “D” . Le multicisti renali, si stanno pian pianino riasorbendo.
Grazie per tutto quello che dici e che fai per tutta la comunità degli esseri umani.
E’cosi e un giorno certa medicina che ancora fa ostruzione assurda, dovrà accettarlo come dato di fatto e basta.