Dopo il caso Genoni, (la dottoressa australiana beccata dal sottoscritto a pubblicare uno studio anti-paleo finanziato, casualmente, da un produttore di cereali), ecco un altro assurdo caso di manipolazione.
Questa volta parte dall’ Inghilterra con “The Guardian” che pubblica una ricerca in cui risulterebbe che nel paleolitico mangiavamo sopratutto verdure cotte e poca carne.
Peccato che abbia comprato lo studio originale e ho scoperto che invece…
Chi mi segue da anni saprà che odio il complottismo.
Tuttavia, le fake news contro la paleo diet sono sempre più frequenti ed assurde, tanto da far pensare che ci sia una regia occulta e prima o poi spero di trovare le prove di tutto questo.
Per carità, della dieta paleolitica i mass media mondiali ne hanno sempre parlato malissimo e a sproposito (come del resto fanno con quasi tutte le notizie di qualsiasi genere), ma il livello si sta alzando in maniera esponenziale.
A luglio 2019 aveva iniziato, con il botto, la ricercatrice australiana Angela Genoni, pubblicando uno studio terroristico che addirittura proponeva la paleo diet collegata alle malattie cardio-vascolari per via dell’ aumento di una sostanza, il TMAO, contenuta nella carne.
Dopo settimane di indagini scoprii che la Genoni, pur avendo negato di avere conflitti di interesse, in realtà si era fatta pagare lo studio dalla CSIRO, un organizzazione che produce CEREALI INTEGRALI…
La dottoressa di Perth, non contenta della barbina figura intercontinentale, ha avuto anche il coraggio di scrivermi un email dove negava tutto.
Io gli ho risposto che se mi avesse portato le prove del contrario avrei tolto l’ articolo: sto ancora aspettando…
Per chi non lo avesse già letto la mia indagine integrale con tutte le prove è QUI
Ma andiamo adesso ad analizzare la nuova idiozia mondiale contro la paleo diet e cioè le manipolazioni di uno studio pubblicato dalla prestigiosa rivista “Science”, dal titolo “Cooked starchy rhizomas in Africa 170 thousand years ago”, cioè “Rizomi amidacei cotti in Africa 170 mila anni fa” (1).
“Gli abitanti della Border Cave nei Monti Lebombo sul confine Kwazulu-Natal / eSwatini (Sud Africa) cucinavano piante amidacee 170 mila anni fa”.
In pratica sono stati ritrovati 55 rizomi (una specie di radice) carbonizzati, identificati come Hypoxis , chiamato chiamato fiore della stella gialla.
“La più probabile delle specie che crescono oggi a KwaZulu-Natal è l’ Hypoxis angustifolia dalle foglie sottili“, aggiunge Sievers.
“Ha piccoli rizomi con polpa bianca che è più appetibile della polpa amara e arancione dei rizomi dalle specie medicinali più conosciute di Hypoxis (erroneamente chiamata patata africana).”
Quindi, essenzialmente, in questa caverna del paleolitico mangiano queste patata africana cotta.
E quindi?
Nella paleo diet le radici, le piante, le verdure sono assolutamente consentite (anzi consigliate!) ma qualcuno legge le studio ed ecco cosa esce fuori sui giornali in tutto il mondo:
“La dieta paleolitica potrebbe non essere stata quel “paleo”, dicono gli scienziati” – The Guardian
“Perché una vera dieta Paleo dovrebbe includere carboidrati, secondo gli archeologi” – The Telegraph
“Parte della vera dieta Paleo: è un tubero” – Scientific American
“Una nuova scoperta in Sud-Africa mostra che la dieta paleo non era tutta carne” – Business Insider Sudafrica
Come vedete tutti i titoli fanno intendere chiaramente al lettore che la Paleo Diet non prevede i carboidrati, cosa totalmente falsa e peggio ancora, che noi paleoisti non sapevamo (ovviamente nella nostra totale ignoranza) che nel paleolitico si mangiassero verdure e tuberi…
Veramente incredibile.
E’ come se si facesse un titolo tipo:
“Scoperto il modo in cui Gesù Cristo è morto: è stato crocifisso”, sperando che i cristiani facessero: “Oooooh, ma davvero?!”
Ed è esattamente quello che hanno fatto con questo studio…
In sostanza hanno confuso la paleo con la dieta chetogenica, che è tutto un altro sport, ma sarebbe troppo chiedere loro di informarsi meglio, perchè in caso contrario dovrebbero addirittura lavorare invece di fare copia/incolla.
Ma il bello è l’ Hypoxis angustifolia è molto simile allo Yam, cioè una patata dolce che è assolutamente consentita in paleo!
In sostanza, il ritrovamento sud-africano non fa altro che confermare che mangiavano anche verdure e tuberi, cosa che, ribadisco, era già assolutamente chiara e consentita nella paleo.
E invece, come è successo a luglio 2019 con lo studio della Genoni, sono settimane che in tutto il mondo fanno titoloni assurdi per far passare che i fan della paleo dei dementi che credono alla favole, mentre lo stesso studio che dovrebbe smentirci in realtà conferma in toto la nostra filosofia.
Ma non è finita qui.
Si perchè in tutto questo non poteva non intervenire “Wired”, una rivista che si è sempre contraddistinta per dire sempre una sequela di immense sciocchezze sulla paleo diet.
E, puntualmente, ecco il loro sobrio titolo sullo studio sud-africano:
E’ ben chiaro dove vuole arrivare Viola Rita, l’ autrice dell’ articolo, cioè fa capire che la paleo dieta è solo carne, cosa ovviamentre falsissima.
Non contenta, è vero che in questo sito sudafricano hanno trovato dei tuberi di 170.000 anni, ma in realtà è impossibile stabilire con certezza quanti carboidrati assumevamo, mentre Wired azzarda anche un assurdo “mangiavano già parecchi carboidrati”, ovviamente per rafforzare ai sui lettori l’ idea che la paleo sia una stupidaggine.
La cosa divertente è quando invece trovano siti paleolitici con decine di metri di ossa di animali uccisi dai nostri antenati e sepolti nel terreno, scrivono quasi sempre: “Non è possibile sapere quanta carne mangiavamo”.
Calcolando che un mammuth pesava mediamente 6 tonnellate invece si può sapere benissimo, rispetto a qualche radice di fiori abbrustolita, no?
Ma Wired continua, senza sprezzo del ridicolo, con le assurdità, perchè prosegue:
“La dieta paleo in crisi? Queste evidenze, come racconta il Guardian, potrebbero mettere in crisi l’idea alla base della dieta paleo, ovvero la scelta di un’alimentazione propria degli esseri umani delle caverne. Questa si fonda per lo più sul consumo di carni, pesce, vegetali fra cui patate e ciliegie, tutti gli alimenti che potevano essere rintracciati 10mila anni fa, e meno sui carboidrati, introdotti successivamente con l’agricoltura.”
Se non fosse un argomento cosi serio, ci sarebbe davvero da ridere a crepapelle perchè, cara Viola Rita, le patate e le ciliegie (nel caso ti sfuggisse) sono… carboidrati!
Inoltre, hai appena ammesso che le patate dolci, come appunto sono le Hypoxis angustifolia, sono paleo!
Non ci sono parole per tanto disagio in poche righe.
Il demenziale articolo di Wired si conclude nel solito modo sovietico:
“Secondo i sostenitori, si tratta di uno stile alimentare che fra l’altro potrebbe aiutare a contenere il peso corporeo, dato che gli esseri umani vissuti nella preistoria erano più magri. Tuttavia, uno studio ha aperto il dibattito sulla la validità di questo assunto, che non sarebbe veritieri.
In generale, infatti, gli esperti sottolineano che una dieta a base vegetale (come la dieta mediterranea) ricca di cereali e legumi è una scelta ideale per la salute, dato che abbassa il rischio di diabete, tumori e malattie cardiovascolari.”
Insomma, nella preistoria non vero che erano magri (qui si sfiora il ridicolo, basti guardare i cacciatori-raccogliori attuali, tutti mediamente snelli) e, ovviamente, il solito avvilente pistolotto pro-dieta mediterranea.
Ho cercato altri articoli di Viola Rita e quando riguardano l’ alimentazione sono tutti pezzi sulle straordinarie qualità della mediterranea…
Ma non è finita qui perchè molti mass media riportano anche questa frase di Lyn Wadley, tra i ricercatori a cui si deve la scoperta:
“L’abbondanza di frammenti di rizoma suggerisce che gli ortaggi a radice fossero una componente importante della dieta, contrariamente all’idea che i primi esseri umani mangiassero molta carne”.
Togliamo il fatto che l’ affermazione è opinabile, visto che i nostri antenati potevano benissimo mangiare tanta carne e pure radici nello stesso tempo, ma io ho comprato, scaricato e letto attentamente lo studio e questa frase NON compare in nessun modo nella ricerca in questione.
Le uniche frasi che riguardano questo argomento nella ricerca originale e completa di Wadley e colleghi sono queste:
1. Il contesto spaziale dei rizomi (radici ndr) nella cenere piuttosto che nei sedimenti adiacenti è significativo. Ulteriore supporto per la cottura deriva dai risultati dell’analisi del gene dell’amilasi, che indicano che una dieta ricca di amido, possibilmente comportando la trasformazione e / o la cottura di geofiti ricchi di carboidrati dai primi esseri umani, era già in atto dal Medio Pleistocene. La cottura consente la diversità dietetica.
2. Una dieta vegetale, anche se a volte invisibile, deve aver contribuito in modo sostanziale al cibo sicurezza in passato, come riportato per i cacciatori-raccoglitori in Africa nel secolo scorso (1). Il cervo africano (African Venison, in foto, anche se in Sud-africa con quel nome è chiamata cosi anche l’ Antilope ndr) è particolarmente magro nella stagione secca; quindi, le popolazioni umane erano in grado di integrare diete carnee con carboidrati o grassi evitando la malnutrizione.
Frasi che ho letto in centinaia di studi preistorici e che non portano certo a rivoluzioni particolari sulla quantità di macronutrienti dei nostri progenitori, anzi le confermano, ma quella frase “polemica” contro la carne non c’è, anzi conferma che mangiavamo “cervo africano“, che per la cronaca può andare dai 90 fino a 200Kg…
Altro che 4 radici carbonizzate…
Infine, vorrei ritornare al “The Guardian”, il quotidiano londinese citato anche da Wired come punto di riferimento per l’ articolo anti-paleo.
1. La giornalista che ha scritto il pezzo, tale Poppy Noor, tiene una rubrica delle lettere e in una di queste da una serie di consigli per diventare VEGANO ad un lettore che ha dei dubbi QUI
2. Questi sono gli articoli consigliati che compaiono sotto, scritti in generale dal Guardian: giudicate voi la notevole equidistanza e obiettività verso la Paleo…
In conclusione, le quantità di inesattezze, omissioni, errori, orrori (tipo non sapere nemmeno quali cibi contengano i glucidi), conflitti d’ interesse, frasi inesistenti, veganesimo e dieta mediterranea “a prescindere” creano dei mostri massmediatici che fanno una guerra assurda contro la Paleo Diet, colpevole di una sola cosa:
Funzionare perfettamente
Ma io rimarrò sempre a guardia e controbatterò punto per punto contro questi assurdi attacchi contro una filosofia dietetica che in 20 anni ho visto cambiare le vite, la salute, le prestazioni sportivi e mentali di migliaia di persone, facendole rinascere dopo anni di torture vegane e mediterranee.
Quindi pensatevi bene prima di premere il tasto INVIA.
Giuro che non vi darò tregua.
Bibliografia:
3 Commenti. Nuovo commento
grazie Claudio !
Grande Claudio.
Ho letto l’articolo su Wired e mi son fatto 4 risate mentre aspettavo la tua risposta.
A presto.
Grande Tozzi. Ottima analisi. Mi piacerebbe vedere cosa mangiano e come stanno di salute tutti questi sedicenti giornalisti e informatori scientifici.